Dana Tomsa Oberhoffer

Il Mago I (La Parola) (2012)

11x7,5 in ~ Pittura


tema e tracce:
acquarello/carta

Il Mago è il primo creatore, colui che per mezzo della parola e della cortina brillante del mito dischiude i mondi allo sguardo incantato. La Parola è l'incanto della vista. Quello che ognuno saprà vedere, del mondo e di sé, è stato ascoltato molto tempo prima, dalle parole di Mago, che ne ha dato la forma, il senso, l'inizio e la fine.
La sua parola è infinitamente attraente. E lo spettatore di passaggio che ammirava lo spettacolo, sorpreso dal richiamo del mago, si ritrova al centro della scena ed entra stupito nella città sospesa che il mago ha fatto comparire tra le nubi del cielo. Nell'oracolo è la spinta creativa, il seme, l'energia. Indica la capacità di agire con abilità, l'intraprendenza, la comunicativa, il desiderio di scoprire, inventare e stupire.

"E' nell'infinito oceano di me stesso che l'arca del mondo naviga sospinta dal suo stesso vento. Io non ne sono turbato. Lascio che le onde seguano la propria natura, sorgendo e svanendo nell'infinito oceano di me stesso. Non c'è crescita o diminuzione in me per questo. E' nell'infinito oceano di me stesso che l'immaginazione chiamata mondo ha luogo. Io sono supremamente immoto e senza forma, e tale resto. La mia vera natura non è data da oggetti, né alcun oggetto esiste in essa, poiché è infinita e purissima. Poiché è senza attaccamenti, senza desideri e in pace, e tale resta. In vero non sono altro che pura consapevolezza, e il mondo è come lo spettacolo di un mago, dunque come potrei pensare che vi sia qui qualcosa da accettare o da rifiutare?" (Ashtavakra Samhita)

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